Mai come in questo momento storico è necessaria una analisi dettagliata

Non riuscire a immaginare una fine dell’emergenza, non poter fare progetti realistici, vivere in un limbo di isolamento e protezione, comunicazioni contraddittorie su quello che si dovrebbe fare, crisi economica o, al contrario, iper impegno in smart working, hanno dato vita ad una spirale di angoscia, tristezza, depressione, disturbi d’ansia e di relazione, fobie, insonnia, stress cronico.

Gli indicatori del malessere sono tanti e sfaccettati: chi non riesce a staccare dal lavoro, chi non vuole più uscire di casa, chi è entrato in crisi col proprio patner, chi ha crisi di rabbia, chi ha sviluppato o acutizzato una dipendenza, fino a chi non riesce a elaborare un lutto. Ed è bene saperlo: i disturbi riguardano tutte le fasce di età, dai bambini, agli adolescenti, agli adulti, agli anziani.

Mai come in questo momento storico è necessaria una analisi dettagliata e precisa sulle conseguenze che un evento tanto inaspettato quanto generalizzato sta determinando. Persino il negazionismo sembra essere frutto del trauma, davanti ad un evento che sconvolge si risponde negando la realtà, minimizzando i rischi e mettendo in atto comportamenti lesivi per sé e per gli altri di trasgressione delle norme.

L’attenzione per la salute psicologica, in tempi di normalità, nonostante il numero crescente di studi effettuati, è stato considerato secondario o accessorio per il benessere generale della popolazione, tuttavia riteniamo che proprio la pandemia abbia fatto emergere come sia necessario un approccio completamente diverso alla questione, dandole la giusta importanza e affiancandola alla prioritaria necessità di tutelare la salute fisica. Non è più possibile pensare che si possano sottovalutare le conseguenze a lungo termine dei disturbi che appaiono in crescita esponenziale.

Chiunque si ritrovi nelle descrizioni fatte o ravvisi nei propri familiari sintomi di malessere più o meno grave, non tardi a parlarne col proprio medico o a chiedere aiuto ai professionisti del settore.